La polizia americana l'ha utilizzato nei confronti dei contestatori del G20
Si chiama "LRAD" ed emette suoni acutissimi e insopportabili per l'orecchio umano
Il "Cannone sonoro" contro i no global
A Pittsburgh l'urlo che disperde la folla
In America è stato usato a "basso regime", ma può provocare danni all'udito
di BENEDETTA PERILLI
Un cannone sonoro montato su una camionetta della polizia
ROMA - Ha il nome simile a quello di una band musicale e si rivolge a un pubblico giovanile. Se fosse un indovinello difficilmente riuscireste a risolverlo. "Sonic Cannon" non ha niente a che vedere con concerti e divertimento. E i giovani, invece di attirarli, li respinge. Si tratta di un "cannone sonoro" che emette suoni molto acuti: un amplificatore di gamme acustiche così fastidiose per l'udito da allontanare chiunque si trovi in prossimità della fonte. È l'ultima trovata della polizia americana in fatto di armi non letali, utilizzata per disperdere i manifestanti e ha fatto il suo debutto durante il G20 di Pittsburgh, il 24 e 25 settembre, generando non pochi dubbi sulla sua pericolosità.
Sviluppato dall'American Technology Corporation come strumento per il controllo della folla e per la dissuasione di piccoli gruppi di combattenti, è conosciuto dall'esercito americano come LRAD, acronimo per Long Range Acoustic Device ovvero apparecchio acustico a lungo raggio. Più comunemente noto come cannone sonoro, o in slang "the scream" ("l'urlo"), l'apparecchio è stato utilizzato fino ad oggi soprattutto in conflitti bellici, in Iraq e nelle regioni di Bagdad e Fallujah; come mezzo di allontanamento degli attacchi pirati, soprattutto in Somalia e, come rendono noto numerosi gruppi ambientalisti, anche come deterrente per gli attivisti che cercano di evitare la cattura delle balene in Giappone.
Insolita però l'applicazione sulle folle civili di manifestanti, che aveva avuto come precedente solo le proteste di New York durante l'assemblea dei repubblicani del 2004 (ma in questa occasione i cannoni non erano stati accesi) e una polemica legata all'acquisto da parte della polizia di San Diego.
Oltre ai manganelli, ai lacrimogeni, agli idranti e alle pallottole di plastica, i partecipanti alle manifestazioni anti G20 di Pittsburgh hanno dovuto dunque fare i conti anche con l'ultima arrivata delle armi non letali: quella sonora. Alla vista sembra quasi una grossa antenna satellitare montata sul tetto delle automobili della polizia e il suo equipaggiamento ha un peso di circa 20 chilogrammi. Il diametro della fonte è di oltre 80 centimetri e il fascio sonoro emesso può variare da 15 a 30 gradi per un suono che ha, al suo volume massimo, un'intensità di livello di pressione sonora pari a 150 decibel a un metro di distanza. Valori questi che dicono poco a chi non si intende di acustica ma che, se ascoltati, aiutano a capire la misura del danno.
I LRAD sarebbero secondo gli esperti apparecchi capaci di danneggiare il sistema uditivo umano che, in condizioni normali, ha una soglia del dolore che si attesta intorno ai 120 decibel. Nei modelli più potenti il raggio sonore riesce a raggiungere distanze di quasi tre chilometri dalla fonte.
Una sorpresa per i tanti manifestanti di Pittsburgh che, non solo ha fatto molto discutere i media americani sull'effettiva pericolosità - riportando alla memoria le polemiche mai sopite sull'utilizzo delle pistole Taser - ma ha generato un lungo thread via Facebook, Twitter ma soprattutto YouTube. Qui, a poche ore dalle manifestazioni, si sono infatti moltiplicati i video postati dai partecipanti. Tra le conseguenze, alle quali però i manifestanti di Pittsburgh non sono andati incontro dato l'utilizzo ad un volume medio dei cannoni, ci sono danni all'apparato acustico, soffocamento, nausea e vomito.
Sul sito Twincity Indymedia, tra le testimonianze dei vari partecipanti alle manifestazioni, c'è anche quella di chi ha trascorso alcuni minuti in prossimità del cannone. Si tratta del blogger e attivista Brian che spiega: "Le persone hanno iniziato a dire che gridare il più possibile avrebbe annullato il dolore, così molti manifestanti hanno gridato a lungo sopra il suono dei cannoni. Io ho usato un'altra tecnica: mi sono messo dietro al veicolo, vicino alla polizia. Dato che il suono è direzionato sul davanti da lì il dolore diventa appena sopportabile".
Sviluppato dall'American Technology Corporation come strumento per il controllo della folla e per la dissuasione di piccoli gruppi di combattenti, è conosciuto dall'esercito americano come LRAD, acronimo per Long Range Acoustic Device ovvero apparecchio acustico a lungo raggio. Più comunemente noto come cannone sonoro, o in slang "the scream" ("l'urlo"), l'apparecchio è stato utilizzato fino ad oggi soprattutto in conflitti bellici, in Iraq e nelle regioni di Bagdad e Fallujah; come mezzo di allontanamento degli attacchi pirati, soprattutto in Somalia e, come rendono noto numerosi gruppi ambientalisti, anche come deterrente per gli attivisti che cercano di evitare la cattura delle balene in Giappone.
Insolita però l'applicazione sulle folle civili di manifestanti, che aveva avuto come precedente solo le proteste di New York durante l'assemblea dei repubblicani del 2004 (ma in questa occasione i cannoni non erano stati accesi) e una polemica legata all'acquisto da parte della polizia di San Diego.
Oltre ai manganelli, ai lacrimogeni, agli idranti e alle pallottole di plastica, i partecipanti alle manifestazioni anti G20 di Pittsburgh hanno dovuto dunque fare i conti anche con l'ultima arrivata delle armi non letali: quella sonora. Alla vista sembra quasi una grossa antenna satellitare montata sul tetto delle automobili della polizia e il suo equipaggiamento ha un peso di circa 20 chilogrammi. Il diametro della fonte è di oltre 80 centimetri e il fascio sonoro emesso può variare da 15 a 30 gradi per un suono che ha, al suo volume massimo, un'intensità di livello di pressione sonora pari a 150 decibel a un metro di distanza. Valori questi che dicono poco a chi non si intende di acustica ma che, se ascoltati, aiutano a capire la misura del danno.
I LRAD sarebbero secondo gli esperti apparecchi capaci di danneggiare il sistema uditivo umano che, in condizioni normali, ha una soglia del dolore che si attesta intorno ai 120 decibel. Nei modelli più potenti il raggio sonore riesce a raggiungere distanze di quasi tre chilometri dalla fonte.
Una sorpresa per i tanti manifestanti di Pittsburgh che, non solo ha fatto molto discutere i media americani sull'effettiva pericolosità - riportando alla memoria le polemiche mai sopite sull'utilizzo delle pistole Taser - ma ha generato un lungo thread via Facebook, Twitter ma soprattutto YouTube. Qui, a poche ore dalle manifestazioni, si sono infatti moltiplicati i video postati dai partecipanti. Tra le conseguenze, alle quali però i manifestanti di Pittsburgh non sono andati incontro dato l'utilizzo ad un volume medio dei cannoni, ci sono danni all'apparato acustico, soffocamento, nausea e vomito.
Sul sito Twincity Indymedia, tra le testimonianze dei vari partecipanti alle manifestazioni, c'è anche quella di chi ha trascorso alcuni minuti in prossimità del cannone. Si tratta del blogger e attivista Brian che spiega: "Le persone hanno iniziato a dire che gridare il più possibile avrebbe annullato il dolore, così molti manifestanti hanno gridato a lungo sopra il suono dei cannoni. Io ho usato un'altra tecnica: mi sono messo dietro al veicolo, vicino alla polizia. Dato che il suono è direzionato sul davanti da lì il dolore diventa appena sopportabile".
RISPETTO
PER
CHI
CREDE
IN
UN IDEALE
!!!
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